ico terraico mareico ariaico facebookico twitterico instagramico instagram
ico instagramico instagramico twitterico facebookico ariaico mareico terra
ico terraico mareico ariaico cercaico facebookico twitterico instagramico instagram
logo
logo
logo
terra
terra
terra

Roma 25 luglio “Continuano a susseguirsi norme che puntano alla fuoriuscita di Anas dal perimetro della Pubblica Amministrazione, ma la loro azione si realizza ancora una volta più sul piano formale che sostanziale”. Così le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti commentano il decreto del fare che interviene su Anas, spiegando nel merito che “oltre ad individuare l'approvazione del bilancio come termine da cui decorrono i trenta giorni per la nomina del nuovo vertice societario ed a prorogare il termine dell'approvazione del nuovo Statuto fino a novembre 2013, il dl si preoccupa di staccare ogni legame dell’Anas con il Ministero delle Infrastrutture, sopprimendo la definizione di 'organo in house del Ministero' ed eliminando la possibilità di subentro da parte di Anas nelle concessioni autostradali in scadenza”.
Secondo quanto denunciano le organizzazioni sindacali “in questo contesto confuso, l'aspetto che più colpisce i lavoratori e gli utenti delle strade è certamente la disattenzione sulla gestione della sicurezza stradale. Le funzioni dell’Anas, in materia di sicurezza stradale, sono assimilabili a quelle di Vigili del Fuoco, della Polizia Stradale e della Protezione Civile, istituzioni per le quali la legge ha giustamente derogato al blocco introdotto per tutte le pubbliche amministrazioni, consentendo assunzioni finalizzate al mantenimento dell’erogazione dei rispettivi servizi. Un blocco esteso invece all’Anas - sottolineano unitariamente - che inoltre favorisce e accresce appalti ed esternalizzazioni, spesso più onerosi degli stessi risparmi che si volevano determinare dai diversi decreti di contenimento della spesa pubblica”.
“La sicurezza stradale, senza il personale necessario - denunciano infine Filt, Fit e Uilpa - oggi è a rischio e non può essere oggetto di contenimento della finanza pubblica”.