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Roma 18 dicembre - “Fino alla valutazione dei risultati della riunione del 14 gennaio è confermato lo stato di mobilitazione”. E’ quanto affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uilpa, in merito ad Anas, informando che “è arrivata una convocazione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in risposta alla richiesta di incontro” e che “responsabilmente è stata sospesa l’iniziativa di mobilitazione con l’organizzazione di un presidio presso la sede del Mit”.
“Nella richiesta d’incontro - spiegano i sindacati - abbiamo chiesto di conoscere le determinazioni assunte e gli obiettivi fissati dal Ministero relativamente al futuro di Anas, garantendo la piena funzionalità della Società e consolidandone l’orientamento alla fuoriuscita dal perimetro della Pubblica Amministrazione, assicurando continuità ai processi di manutenzione avviati e di messa in sicurezza della rete stradale nazionale, anche attraverso il potenziamento del piano di assunzioni avviato”.
“La convocazione - spiegano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uilpa - rappresenta una chiara affermazione per il sindacato ed i lavoratori, ma, nel contempo, rimangono del tutto attuali le motivazioni che necessitano di risposte chiare e convincenti da parte del Governo e del Ministro competente e l’incontro fissato le parti sociali è l’avvio di un percorso di confronto che si dovrà sviluppare in modo compiuto”.

Anas: Sindacati, 18/12 presidio al Mit. Preoccupati per fase di incertezza
Roma, 14 dicembre - “Un presidio di lavoratori Anas, martedì 18, dalle 9 alle 13, davanti al Ministero dei Trasporti, in piazzale di Porta Pia a Roma”. Ne danno notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilpa Anas spiegando che: “l’iniziativa è stata indetta per manifestare la forte preoccupazione per la nuova fase di transizione e incertezza che si prospetta per l’azienda e per sollecitare l’incontro richiesto dal 19 novembre scorso”.
Proseguono le tre organizzazioni sindacali: “vogliamo conoscere gli obiettivi del Mit rispetto al futuro assetto e nuova collocazione di Anas, in vista dell’annunciata uscita dal Gruppo Fs. Servono inoltre rassicurazioni - evidenziano infine Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilpa Anas - su piano industriale e contratto di programma 2016-2020, orientati alla progressiva uscita dal perimetro della pubblica amministrazione, sui processi avviati nel settore dell’esercizio dedicato alle attività di manutenzione, sul piano di assunzioni e sul rinnovo del contratto nazionale, in scadenza il 31 dicembre”.

Roma 1 agosto - “Raggiunto l’accordo che disciplina per la prima volta il premio di risultato”. Lo riferisce la Filt Cgil, in merito all’intesa raggiunta con Anas, aggiungendo che “l'accordo, al termine di una trattativa lunga e complessa, disciplina l’istituto, inserendolo nel testo contrattuale e fissa il metodo di calcolo, da verificare annualmente”.
“Per il 2018 - informa la Federazione dei Trasporti della Cgil - sono stati stabiliti 600 euro con erogazione 2019, oltre ad 'una tantum' di 350 euro, riferita al 2017, da erogare a ottobre 2018. Inoltre c’è l’impegno a verificare nei prossimi anni l'impianto complessivo del premio ed a rivalutare con progressività i valori economici delle successive annualità”.
“Attraverso il conseguimento di questo importante obiettivo - afferma infine la Filt - si rafforza ulteriormente il sistema delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva, valorizzando il contributo assicurato dalle lavoratrici e dai lavoratori al buon andamento economico e funzionale dell’azienda”.

Roma 21 novembre - “Servono risposte sull’avvicendamento al vertice societario, sulla nuova collocazione, sul piano industriale ed i relativi programmi di assunzioni”. E’ quanto chiede la Filt Cgil in merito alla situazione di Anas, rinnovando, unitamente a Fit Cisl e Uilpa, la richiesta al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti “di un incontro urgente per conoscere obiettivi e determinazioni”.
“Il Ministro Toninelli - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - deve procedere velocemente nelle nuove nomine, in quanto non è sostenibile per Anas una così lunga assenza del vertice societario. Occorre assicurare continuità al percorso di fuoriuscita di Anas dal perimetro della pubblica amministrazione. Inoltre - sostiene infine la Filt Cgil - vanno confermate e rafforzate le operazioni avviate, a partire dall’adozione del piano industriale, che ha permesso l’avvio di un importante piano di assunzioni, dopo anni di blocco, e l’orientamento degli investimenti verso il settore dell’esercizio, per una maggiore sicurezza dell’utenza stradale”.

Anas: sindacati a Toninelli, serve chiarezza su futuro
Roma 8 novembre - “Forte preoccupazione per la nuova fase di incertezza che si apre per Anas”. così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilpa Anas a seguito delle comunicazioni apparse su un social network, chiedendo “uno specifico ed urgente incontro al Ministro Toninelli per chiarire quale sia la nuova configurazione che il Governo vorrà proporre per Anas, una volta uscita dal gruppo Fs”.
“Riteniamo necessario - proseguono le tre organizzazioni sindacali - assicurare da subito la piena funzionalità della società, consolidando il processo avviato di fuoriuscita dal perimetro della Pubblica Amministrazione. Vanno confermati i processi di manutenzione avviati e di messa in sicurezza della rete stradale nazionale ed il piano di assunzioni in atto, anche se ancora parziale, nei servizi di sorveglianza, manutenzione e pronto intervento sulla rete di competenza, finalizzati alla sicurezza stradale”.
“E’ inoltre prioritario - affermano infine Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilpa Anas - assicurare continuità al confronto, in particolare rispetto a quello attivato per il rinnovo del contratto nazionale di gruppo Anas per il triennio 2019–2021”.

Roma 20 dicembre - “Agisce e fornisce risposte su un’ampia tastiera di materie e offre una prospettiva ad interessanti sviluppi di unificazione del lavoro che opera nella viabilità”. Così il segretario generale della Filt Cgil Alessandro Rocchi sul rinnovo del Ccnl Anas.
“E’ un risultato importante - aggiunge la segretaria nazionale della Filt Tatiana Fazi -“perché interessa i 6 mila dipendenti dell’intero Gruppo ed arriva dopo 7 anni di blocco della contrattazione per le società pubbliche e per tutto il pubblico impiego. Ora l’allineamento al 2018 della scadenza di questo CCNL con quello delle Autostrade conferma la prospettiva di unificazione, già dal prossimo rinnovo, nel contratto unico della viabilità”.
“Siamo molto soddisfatti dal punto di vista economico e normativo dell’intesa raggiunta - spiega Nadia Fanelli, coordinatrice Anas della Filt - che prevede a regime nel triennio un aumento medio di 118 euro e lo 0.50% della retribuzione per tutti ed a carico delle aziende da destinare alla previdenza complementare. Altrettanto soddisfacenti sono le novità sul piano normativo con l’introduzione della clausola sociale in caso di cambio appalto, mantenendo i diritti precedenti all’applicazione del Jobs Act. Inoltre - spiega infine Fanelli -vengono introdotte una procedura a tutela delle donne vittime di violenza, la fruibilità in forma oraria dei congedi parentali, un sistema di solidarietà tra dipendenti sulle ferie ed i permessi non goduti ed infine il riferimento all'applicazione contrattuale della norma sulle unioni civili”.

ANAS: Sindacati, rinnovato Ccnl. 118 euro aumento economico medio

Roma 19 dicembre - “Sottoscritta con Anas l’ipotesi di rinnovo del CCNL 2016-2018”. E’ quanto riferiscono le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, UILPA-Anas, Sada, Snala e Ugl sottolineando che “è un rinnovo importante e significativo in quanto arriva dopo 7 anni, a seguito dello sblocco della contrattazione del 1 gennaio 2015 e interessa l’intero Gruppo Anas”.
“Il Contratto che riguarda circa 6 mila lavoratori - spiegano le organizzazioni sindacali - prevede un incremento retributivo di 118 euro al livello medio con un 'una tantum' per il periodo di vacanza contrattuale di 250 euro”.
“L’accordo - sottolineano Filt, Fit, UILPA-Anas, Sada e Snals - che, a seguito del blocco del rinnovo contrattuale per le società pubbliche e per tutto il pubblico impiego, rivede la parte normativa, rimasta ferma al 2009 e contiene alcune novità di particolare importanza. In particolare l’istituzione del premio di risultato, l’introduzione della clausola sociale in caso di cambio appalto mantenendo i diritti precedenti all’applicazione del Jobs Act, l’estensione e l’integrazione del contributo aziendale per la previdenza complementare a tutti i dipendenti con un contributo aggiuntivo dello 0,50 %, l’assunzione dell’accordo confederale sulla violenza di genere, con introduzione di una procedura a tutela delle donne vittime di violenza, la fruibilità in forma oraria dei congedi parentali e l’introduzione di un sistema di solidarietà tra dipendenti sulle ferie ed i permessi non goduti e il riferimento all'applicazione contrattuale della norma sulle unioni civili”.
“Inoltre - sostengono infine le organizzazioni sindacali - si incrementa la partecipazione del sindacato, accrescendo i compiti dei comitati paritetici salute e sicurezza e dei comitati pari opportunità e attraverso la costituzione di un ente bilaterale”.