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Roma 26 ottobre - “Sono ottimi i dati di adesione con picchi fino al 100% in più di un territorio”. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal sullo sciopero degli addetti ai servizi ferroviari in appalto di pulizia dei treni e delle stazioni, di pulizia e ristorazione a bordo treno e di accompagnamento sui vagoni notte, aggiungendo che “totale è stata la partecipazione del personale delle aziende che hanno in appalto i servizi ferroviari in Piemonte, in Liguria, in Umbria, in Toscana e nel Lazio. Oltre il 90% le adesioni registrate nelle Marche, in Calabria e in Sardegna e superiori al 50% le medie di partecipazione nelle altre regioni”.
“A sostegno di questa terza azione di protesta registriamo - riferiscono le organizzazioni sindacali - anche la solidarietà dei ferrovieri della Federazione Europea dei Trasporti - Etf ed ora, senza ulteriori rinvii, spetta al Ministero del Lavoro il compito di risolvere strutturalmente la questione degli ammortizzatori e della validazione delle tabelle del costo del lavoro concordate tra le parti. Invece al Gruppo Fs Italiane ed alle imprese del settore - chiedono infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal - spetta attivarsi affinché le situazioni di crisi occupazionale, che mettono a rischio 2 mila addetti su 10 mila, possano trovare fattive e definitive soluzioni”.

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FS: Sindacati, venerdì 26 nuovo sciopero servizi ferroviari in appalto
Roma 24 ottobre - “Venerdì 26 ottobre, dopo quelli del 20 luglio e del 24 settembre scorsi, si terrà il terzo sciopero nazionale del personale dipendente delle aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari del Gruppo FS Italiane, per la mancanza di risposte tangibili da parte del Governo rispetto ai 2000 lavoratori su 10 mila addetti totali, che saranno espulsi dal ciclo lavorativo degli appalti (pulizia treni, stazioni e servizi accessori, ristorazione e pulizia a bordo treno e accompagnamento notte)”.
A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal, che spiegano: “La grave situazione del settore si è creata anche per la mancata pubblicazione delle tabelle del costo orario del lavoro, convenute tra le parti nel contratto delle attività ferroviarie, su cui più volte abbiamo chiesto invano al Ministero del Lavoro di intervenire, e per le procedure di affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, per la mancata applicazione delle clausole sociali e contrattuali, e per i continui cambi appalti a causa dell’avvicendamento delle imprese, alle quali vengono affidati i servizi in appalto, che di fatto determinano la non applicazione delle disposizioni di legge che regolano il settore. Lo sciopero sarà per l’intero turno di lavoro”.

appalti ferroviari liguria

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Roma 28 settembre - “In modo da poter garantire ulteriori miglioramenti degli standard manutentivi e della circolazione, Rete Ferroviaria Italiana conferma la scelta di investire sulle figure professionali legate alla manutenzione ed alla circolazione”. È quanto affermano il segretario nazionale della Filt Cgil Michele De Rose ed il responsabile nazionale Franco Scafetti, in merito all’accordo con la direzione del personale di Rfi sulle assunzioni del biennio 2019-2020 e sulla riapertura del fondo straordinario, evidenziando che “abbiamo concordato di anticipare, entro il 31 dicembre 2018, 400 assunzioni, riguardanti il pacchetto 2019-2020, nella manutenzione di RFI, per un totale di 537 con 137 residue da un accordo precedente, di cui 100 capostazione”.
“Ulteriori 700 assunzioni, per un totale di 1.100 - aggiungono i due dirigenti sindacali - verranno realizzato in buona parte nel 2019. Inoltre nell’ambito dell’accordo nel fondo straordinario verranno collocati 700 lavoratori, di cui 400 tra gli inidonei e 300 tra gli impiegati degli uffici amministrativi. Auspichiamo - affermano infine i due sindacalisti della Filt - che il nuovo AD del Gruppo Fs Italiane adotti la linea del potenziamento occupazionale delle società operative a partire da Rfi e Trenitalia e contestualmente il dimagrimento della Capogruppo”.

Roma, 24 agosto - “Sncf, mentre al personale di base in Francia applica un contratto di lavoro sottoscritto con le organizzazioni sindacali rappresentative, per quello che ha base in Italia non fa la stessa cosa: per questo chiediamo che sia applicato all’azienda il protocollo d’intesa che definisce le linee guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti”, così si legge nella lettera inviata da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal al Ministero dei Trasporti in merito alla vertenza aperta con Sncf Voyage Italia, ramo italiano della francese Sncf.
“Infatti - prosegue la lettera - il trattamento normativo e retributivo applicato ai dipendenti di base in Italia è inferiore alle condizioni minime ammissibili dal contratto collettivo italiano Mobilità Attività ferroviarie. Sncf applica una serie di regole disarticolate e condivise con un solo sindacato poco rappresentativo, le quali mettono a dura prova le condizioni psicofisiche degli operatori e, conseguentemente, con potenziali rischi per la regolarità del servizio”.
Concludono le organizzazioni sindacali: “chiediamo che si cominci ad applicare il protocollo firmato col Ministero dei trasporti lo scorso 13 aprile, che prevede i trattamenti normativi e retributivi di riferimento, inoltre chiediamo che il Ministro ci riceva per trattare la questione”.

Ferrovie: Sindacati, confermato sciopero nei collegamenti Italia Francia di Sncf
Roma, 23 agosto - “Sncf Voyage Italia continua a rifiutare di applicare ai propri dipendenti un contratto collettivo nazionale di lavoro, condiviso con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per cui lo sciopero del prossimo 5 ottobre è confermato”, così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal, a seguito dell’incontro che si è tenuto, come prescritto dalla legge sugli scioperi, con la società che opera nei servizi ferroviari tra Italia e Francia.
“Sncf Italia - proseguono le organizzazioni sindacali - ha assunto un atteggiamento di sufficienza e di chiusura netta, rispetto alle richieste del sindacato e si è anche rifiutata perentoriamente di esaminare nel merito le criticità che, a nostro giudizio, potrebbero mettere seriamente a rischio la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e potenzialmente la regolarità dell’esercizio ferroviario”.
“Come da previsioni di legge - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast Confsal - abbiamo informato la Commissione di garanzia sugli scioperi dell’esito negativo dell’incontro, ma ci domandiamo se l’Authority stessa, sempre così sollecita nel sanzionare i sindacati anche a sproposito, interverrà per chiedere a Sncf Italia di applicare il contratto corretto”.

Ferrovie: Sindacati, SNCF Italia applichi contratto. Serve intervento Istituzioni
Roma, 9 agosto - “Sncf Voyages Italia non si sottragga alle proprie responsabilità sulla mancata applicazione del contratto collettivo nazionale della mobilità, area attività ferroviarie” così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal, aggiungendo che “significa da parte di un’azienda di trasporto ferroviario passeggeri, operante in Italia, non giocare ad armi pari con le concorrenti, a scapito dei lavoratori”
“Da tempo - proseguono le tre organizzazioni sindacali - chiediamo un incontro per affrontare il problema e Svi ci ha sempre ignorati. Ora invece che abbiamo indetto, nel rispetto della legge italiana, uno sciopero il prossimo 5 ottobre, l’azienda si decide a riceverci il prossimo 22 agosto ma accusandoci di aver usato come mezzo di pressione lo sciopero indetto, a suo dire, in violazione delle regole italiane e di aver danneggiato la propria immagine, valutando anche conseguenti azioni legali. Per noi sono accuse non solo inaccettabili e velatamente intimidatorie, ma chiaramente mirate a sollevare un polverone per nascondere le inadempienze sul contratto”.
Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal: “tutto questo nel silenzio delle istituzioni e delle autorità competenti. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti può intervenire, sulla base del Protocollo di Intesa del 13 aprile 2018, sulle Linee Guida per la qualità del lavoro nei settori dell’edilizia, della logistica e dei trasporti per richiamare SVI all’applicazione del contratto di settore mentre la Commissione di garanzia sugli scioperi e l’Autorità di regolazione dei trasporti, sempre pronte a richiamare i sindacati alle proprie responsabilità, talvolta a sproposito, non sono state finora altrettanto sollecite con le aziende quando non rispettano le regole comuni del settore, come ad esempio quelle contrattuali”.

Roma 24 settembre - “Altissime adesioni fino al 100% in alcuni territori”. Lo affermano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal sullo sciopero degli addetti ai servizi ferroviari in appalto di pulizia dei treni e delle stazioni, della ristorazione a bordo treno e accompagnamento sui vagoni notte, aggiungendo che “sono in corso presidi in molte stazioni e città tra cui Torino, Genova, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Bari e Paola, dove sono a rischio centinaia di posti di lavoro a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori che scadono oggi ed alle Fs Italiane di attivarsi affinché tali situazioni di crisi occupazionale possano trovare fattive e definitive soluzioni”.
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FS: Sindacati, 24-9 sciopero nei servizi ferroviari in appalto. A rischio 2 mila addetti
Roma 21 settembre - “Lunedì 24, per l’intero turno di lavoro, secondo sciopero nazionale del personale dipendente delle aziende che operano in appalto, per conto del Gruppo FS Italiane, nella pulizia dei treni, delle stazioni e nei servizi accessori, nella ristorazione e pulizia a bordo treno e nell’accompagnamento sui vagoni notte”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal, denunciando che “nel settore la crisi occupazionale è già in corso, in quanto, a causa dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali, sono già state avviate procedure di licenziamento collettivo, mettendo complessivamente a rischio 2 mila addetti su 10 mila totali”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori, la cui scadenza coincide con il giorno dello sciopero, e della validazione delle tabelle, convenute tra le parti, che stabiliscono il costo del lavoro minimo in caso di cambio appalto. Alle Fs Italiane - affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal - invece chiediamo, nelle procedure di affidamento dei lotti messi a gara, di non premiare l’offerta con ribassi eccessivi e di applicare, nel rispetto delle disposizioni di legge del settore, le clausole sociali e contrattuali nei continui cambi appalto che inoltre devono essere limitati”.
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Roma 14 settembre - “Il prossimo 24 settembre, dopo quello dello scorso 20 luglio, si terrà, per l’intero turno di lavoro, il secondo sciopero nazionale del personale dipendente delle aziende che operano nel settore degli appalti ferroviari del Gruppo FS Italiane”. A proclamare la protesta sono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal denunciando che “a causa all’esaurimento degli ammortizzatori sociali sono a rischio esubero oltre 2 mila addetti su 10 mila totali, impiegati nei servizi ferroviari prevalentemente in appalto di pulizia treni, stazioni e servizi accessori, di ristorazione e pulizia a bordo treno e di accompagnamento notte”.
“Al Ministero del Lavoro - spiegano le organizzazioni sindacali - a cui abbiamo più volte richiesto di intervenire, spetta il compito di risolvere la questione degli ammortizzatori in scadenza e della validazione delle tabelle del costo del lavoro convenute tra le parti”.
“Tra le problematiche alla base dello sciopero - ricordano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl TAF e Fast Confsal - ci sono anche le procedure di affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi, la mancata applicazione delle clausole sociali e contrattuali ed i continui cambi appalti a causa dell’avvicendamento delle imprese, alle quali vengono affidati i servizi in appalto che di fatto determinano la non applicazione delle disposizioni di legge che regolano il settore”.
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Roma 25 luglio - “Abbiamo concordato di anticipare le 700 assunzioni nella manutenzione di Rfi entro la fine dell'anno, rispetto alla programmazione iniziale biennale 2018-2019”. Lo riferiscono il segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rose ed il dirigente nazionale Franco Scafetti a seguito dell'incontro odierno con Rfi sul tema della manutenzione spiegando che “sommate ad altre tipologie di qualifica le assunzioni saranno complessivamente 1024”.
“Si è convenuto inoltre - evidenziano i due dirigenti della Filt Cgil - che nel biennio 2019-2020 saranno effettuate ulteriori 700 assunzioni di nella manutenzione”.
“Per quanto attiene il processo di assunzioni di capi stazione - informano infine De Rose e Scafetti - è in corso un’analisi approfondita sulle ulteriori esigenze di personale che si sommeranno alle 300 già effettuate”.