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I lavoratori e le lavoratrici che hanno a che fare con l’utenza in rapporto diretto (front line) sono esposti al rischio di aggressione, sempre più frequente negli ultimi anni anche per i controlli legati alle normative Covid-19 e al Green Pass. Molto è stato fatto negli ultimi mesi in alcuni settori, in particolare Tpl e Ferroviario, ma molto c’è ancora da fare, soprattutto in via preventiva, con misure di organizzazione del servizio, misure sociali e formazione dei lavoratori: così come ti vengono forniti i Dpi (dispositivi di protezione individuale) per difenderti dai rischi fisici, devi essere formato alla gestione dei conflitti come “dpi” per difenderti dalle aggressioni.
I lavoratori, ma soprattutto le lavoratrici, sono inoltre esposti/e a rischi quali la violenza sui luoghi di lavoro, le molestie e il mobbing, non solo da parte degli utenti, ma anche dai propri colleghi o superiori: nonostante gli avanzamenti prodotti da molti Ccnl negli ultimi anni, il problema resta rilevantissimo perché affonda le radici in fattori culturali più difficili da scardinare e su cui è importante insistere.

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Come si applica la tematica nei settori dei trasporti?

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Cosa puoi fare?

  1. Se vieni aggredito/a non è colpa tua. Ma puoi comunque provare a prevenire il pericolo usando tecniche di gestione della conflittualità. Pretendi che la tua azienda ti formi su questo, se sei un lavoratore esposto al rapporto con il pubblico (front line)
  2. L’aggressione è un infortunio sul lavoro! Se sei stato aggredito, la tua azienda deve denunciarlo. Pretendi che lo faccia e rivolgiti alla sede Inca del tuo territorio per ricevere supporto!
  3. Se sei stato/a soggetto/a a una molestia sul luogo di lavoro è importante trovare nel sindacato una figura con cui parlarne: può essere il tuo delegato/a, l’Inca, un funzionario della Filt. Noi ci siamo, ma se non te la senti ricorda che esiste la figura della Consigliera di parità (info qui), un pubblico ufficiale che a livello provinciale o regionale si occupa di promuovere la parità, quindi anche di violenza o discriminazioni sul luogo di lavoro.
  4. Pretendi: che il rischio aggressioni fisiche e verbali sia valutato nel DVR (documento di valutazione dei rischi) e che vengano messe in campo tutte le misure di prevenzione possibili per evitare che tu e tuoi colleghi, ma anche gli utenti dei mezzi di trasporto, siate aggrediti!
  5. Proponi, sostieni, chiedi di attuare misure di tipo organizzativo e sociale per prevenire le aggressioni (privilegiare il controllo dei biglietti prima della salita sul mezzo, concentrare i passeggeri in poche carrozze, promuovere alleanze con servizi on demand per le tratte di TPL più pericolose e con servizi di supporto sociale)
  6. Attivati affinché siano promossi dentro le aziende i codici di condotta contro le molestie sul lavoro, così come previsto da molti CCNL dei trasporto. Rivolgiti al delegato sindacale o alla struttura Filt per sapere cosa sono e come possono essere implementati