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Nel settore dei trasporti sono tanti i contesti in cui lavoratori di diverse aziende si trovano a lavorare fianco a fianco o lavorano nella stessa filiera per aziende diverse. Si tratta di quei settori caratterizzati da catene di appalti e subappalti, che fanno capo in diverso modo ad aziende pubbliche o di derivazione pubblica o ad aziende private, ma anche di tutti quei “siti complessi”, come i porti, gli aeroporti e le stazioni, su cui insistono aziende anche di diversi settori. E’ in questi contesti che spesso si annidano le condizioni di lavoro più critiche e dove anche la salute e la sicurezza di chi lavora sono più spesso sacrificate in nome della produttività o del risparmio sui costi.
Ai lavoratori di diverse aziende che operano fianco a fianco o nella stessa filiera devono essere garantite le stesse, buone, tutele di salute e sicurezza sul lavoro: serve una normativa adeguata a questo scopo, serve agire la contrattazione collettiva in ottica di filiera (come la Filt prova a fare da anni), ma questa idea deve vivere prima di tutto tra i lavoratori e nella loro rappresentanza. I lavoratori devono unirsi per pretendere questo e deve essere potenziata la loro rappresentanza congiunta attraverso l’istituzione dell’Rls (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) di sito o di filiera.
La figura dell’RLS di sito è nata proprio uno dei nostri settori - i porti - ed è fondamentale per garantire la rappresentanza e migliorare la salute e la sicurezza di tutti i lavoratori e le lavoratrici. Questa esperienza - che a partire dai porti ha ispirato l’evoluzione normativa, cioè la previsione di questa figura nel Testo Unico sulla sicurezza 81/2008 - può anche rappresentare una fonte di ispirazione per l’individuazione di altre figure che sarebbero più adatte in altri contesti, come RLS territoriale o di filiera.

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Come si applica la tematica nei settori dei trasporti?

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Cosa puoi fare?

  1. Se ti trovi a lavorare fianco a fianco ad altri lavoratori di altre aziende, potreste scontrarvi o fare incidenti con mezzi meccanici: fai attenzione ai rischi da interferenza mentre lavori!
  2. Se lavori in un’azienda in appalto e il tuo capo, cioè colui che ti indica cosa devi fare e/o quali orari di lavoro devi osservare, non appartiene alla tua azienda ma all’azienda appaltante allora si tratta di un contratto di appalto non “genuino”. Questo ha riflessi anche sulla sicurezza del tuo lavoro. Rivolgiti subito al tuo delegato e al funzionario sindacale, potresti aver diritto ad essere assunto dall’azienda appaltante e in ogni caso dovrà essere rivista sia l’organizzazione del lavoro che la valutazione dei rischi.
  3. Lavori in una piccola azienda in appalto e non avete l’Rls (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza)? Attivati con il tuo delegato sindacale o con la struttura territoriale della Filt Cgil per costituirne uno - potresti essere persino tu! - o chiedi se esiste l’Rls Territoriale (che si occupa di coprire le piccole aziende del territorio dove non c’è l’Rls, come da art. 47 d.lgs. 81/2008)
  4. Se pensi che le attività delle aziende del sito o della filiera in cui lavori per come sono organizzate non garantiscono la tua sicurezza e quella dei lavoratori di altre aziende, organizzati per chiedere l’elezione dell’RLS di sito o di filiera: potresti essere persino tu!
  5. Se lavori nell’azienda madre o capofiliera e ti accorgi che le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori delle aziende in appalto non sono rispettate, usa la tua voce per renderli più forti! Segnalalo al tuo delegato sindacale e alla tua azienda!
  6. In caso di appalto, chiedi i giusti controlli e l’assunzione di responsabilità ai soggetti opportuni (enti ispettivi di settore, Inl, Asl, ma anche l’azienda capofiliera)
    • in caso di appalto pubblico o di una grande azienda di derivazione pubblica, pretendi che venga applicato correttamente il codice degli Appalti pubblici e l’art. 26 del d.lgs. 81/2008 (approfondisci di cosa si tratta)
    • se lavori in un’azienda in appalto privato nella logistica e nel trasporto merci, verifica se il capofiliera applica il “CCNL logistica, trasporto merci e spedizione”. Se sì, deve farlo anche la tua azienda (art. 42 del CCNL), con tutte le tutele annesse e connesse! Verificalo e se non è così, segnalalo al tuo delegato sindacale!
  7. Pretendi che sia compilato correttamente il DUVRI (documento di valutazione dei rischi da interferenza) quando ci sono aziende in appalto e che in generale siano armonizzate le procedure dei diversi soggetti che operano in un sito o in una filiera in maniera da garantire la sicurezza. Se c’è, verificalo con il tuo RLS di sito e aiutalo ad avere voce in capitolo!