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Roma 20 ottobre - “Oggi abbiamo fatto un altro primo piccolo passo per arrivare a trovare una soluzione alla situazione di crisi occupazionale, causata dall’emergenza sanitaria, e alla crisi industriale di sistema in cui versa il settore”. Ad affermarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo sul confronto avviato oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul trasporto aereo, aggiungendo che “era un confronto atteso da molto tempo e molto merito di questa convocazione va attribuito alle mobilitazione di lavoratori e lavoratrici che anche oggi hanno manifestato e continueranno a farlo fino a quando non avremo risposte esaustive”.

“Nell’incontro di oggi - riferiscono unitariamente le organizzazioni sindacali - abbiamo chiesto il prolungamento degli ammortizzatori sociali per tutto il 2022 e il mantenimento delle abilitazioni, certificazioni e riqualificazione di tutto il personale. Una proroga dovuta all’emergenza che, nell’auspicio di riprendere a volare, ci consenta di mettere in campo delle soluzioni, anche di carattere industriale, alle crisi delle compagnie aeree, degli handlers aeroportuali e delle società di catering che soffrono della riduzione delle attività delle compagnie, soprattutto sull’intercontinentale”.

“Abbiamo aperto - proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - un focus sulle compagnie in particolare, oltre Alitalia Ita, Ernest, Air Italy, attraverso le Regioni serve, in attesa di una soluzione industriale, agire sulla formazione e Norwegian per la quale serve un intervento del Governo visto che in Norvegia la compagnia ha avviato una campagna di assunzioni senza considerare il bacino di piloti e assistenti di volo che ha licenziato nel nostro paese. Abbiamo anche ribadito l’importanza dell’applicazione dell’articolo 203 del decreto rilancio, argine al dumping sociale e salariale messo in atto da alcune realtà del settore in Italia, ultimo caso quello della nuova compagnia Ita Airways che invece di applicare il contratto nazionale applica un regolamento aziendale”.

“Ora dal Governo, a partire dalla nuova convocazione tra 15 giorni del Mims e parallelamente da quella del Ministero del Lavoro - affermano infine le organizzazioni sindacali - ci aspettiamo risposte di carattere emergenziale e strutturale che ci permettano di mettere in campo un sistema a difesa del trasporto aereo, a partire dalla lotta alla concorrenza sleale, al dumping salariale e dal piano aeroporti. Per il trasporto aereo, al pari di quanto avvenuto per il trasporto pubblico locale, occorre l’istituzione di una commissione di studio con il compito di analizzare le criticità che determinano il fallimento delle imprese e proporre le soluzioni in termini di modifica delle regole di sistema”.