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Roma, 26 maggio - “Siamo alle solite: un balletto di cifre che preoccupa i lavoratori e intanto la vicenda Alitalia non vede ancora una conclusione positiva”. Lo dichiarano i segretari generali di Filt-Cgil Stefano Malorgio, Fit-Cisl Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, aggiungendo che: “non è possibile che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi. E in tutto questo il tempo passa. La stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata. La cassa viene bruciata, gli stipendi non arrivano regolarmente, la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione insomma continua a peggiorare e noi ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia coi quattro ministeri competenti per trovare le soluzioni necessarie al rilancio del vettore”.

Concludono Malorgio, Pellecchia e Tarlazzi: “deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti degli altri paesi europei. Una compagnia che faccia gli interessi economici italiani senza arrivare alla macelleria sociale, lasciando senza lavoro migliaia di lavoratrici e lavoratori. Ciò tenuto conto anche degli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che mira al rilancio dell’economia italiana, un progetto di difficile attuazione qualora la NewCo partisse con le ali tarpate. Tutte queste ragioni stanno alla base dello sciopero previsto per il 18 giugno, unitamente alle ulteriori problematiche che affliggono i lavoratori dell’intero settore del trasporto aereo".