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Roma, 19 febbraio - “Abbiamo dovuto proclamare per il prossimo 26 marzo uno sciopero di 24 ore, vista l’inaccettabile inerzia delle parti datoriali Asstra, Agens e Anav che tengono completamente fermo il confronto per il rinnovo del contratto nazionale”. Lo dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Fna in merito alla situazione nel settore del trasporto pubblico locale, spiegando che “gli accordi propedeutici al rinnovo del ccnl della Mobilità area attività ferroviarie, siano di stimolo per fare analoghi passi avanti per il ccnl degli autoferrotranvieri-internavigatori, scaduto il 31 dicembre 2017”.
“Il tpl - ricordano le organizzazioni sindacali - è un settore che occupa più di 100 mila lavoratrici e lavoratori che non si sono mai fermati durante la pandemia, nemmeno nei mesi più duri del lockdown, e hanno sempre garantito il diritto alla mobilità delle persone. Il rinnovo contrattuale, quindi, è più che mai un loro diritto. Oltre a questo - proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Fna - confidiamo che il lavoro che la commissione di studio istituita dalla ministra De Micheli con un decreto ministeriale, proceda rapidamente con l’obiettivo di sanare tutte le criticità che rendono questo settore fragile, come ad esempio l’eccessiva frammentazione delle aziende. Solo in Italia sono oltre un migliaio, mentre in altri Paesi ci sono player di livello nazionale che riescono a offrire un servizio di qualità più elevata. Altra emergenza da affrontare rapidamente - sottolineano infine le organizzazioni sindacali - è quella delle aggressioni ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori che sono troppo spesso lasciati soli a fronteggiare la rabbia dei passeggeri, che non è mai giustificabile quando sfocia in violenza”.