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Il 14/01/14 è stata siglata l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del Contratto nazionale dei lavoratori dei porti. L’intesa, sottoscritta tra FILT-CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti e le associazioni datoriali Assoporti, Assiterminal, Assologistica e Fise sarà efficace previa consultazione delle lavoratrici e lavoratori e avrà valenza per il periodo 1 gennaio 2013 - 31 dicembre 2015.
Questo rinnovo che dà certezza economica e normativa per tutti gli addetti del settore assume una valenza ancora maggiore considerato il contesto di crisi generale che investe anche la portualità.
Dal punto di vista economico il rinnovo riconosce un aumento delle retribuzioni pari a 105 euro riparametrato al 4° livello di inquadramento. Detto aumento è scaglionato in cinque tranche, 20 € al 1 gennaio 2014, 20 € al 1 ottobre 2014, 20 € al 1 gennaio 2015, 20 € al 1 luglio 2015 e 25 € al 1 dicembre 2015. La tranche del 1 luglio 2015 sarà erogata sottoforma di EDR non riparametrate, per 13° mensilità, e non avrà effetto su altri istituti per soli sei mesi ovvero sino al 31.12.2015.
Il risultato economico raggiunto è tutelante per garantire le retribuzioni in un contesto economico di particolare difficoltà per il lavoro.
Sul versante normativo sono stati introdotti elementi più qualificanti a sostegno della tutela della maternità e paternità, permessi, copertura economica da parte dell’azienda in caso di ricorso all’arbitrato per contestazioni disciplinari, formazione professionale, congedi matrimoniali e parentali, sicurezza. Elementi che nell’insieme salvaguardano l’esigibilità dei diritti e migliorano il welfare contrattuale.
Il rinnovo ha salvaguardato l’impianto del contratto, basato su un consolidato sistema di relazioni sindacali e sulla contrattazione di secondo livello specialmente nella gestione delle flessibilità a cui si aggiunge anche la micromorbilità.
Il contratto ha inoltre recepito i più recenti protocolli interconfederali sulla contrattazione e rappresentanza sottoscritti tra CGIL, CISL, UIL e Confindustria (28 giugno e 21 settembre 2011, 31 maggio 2013 e il regolamento di attuazione del 10 gennaio 2014).
Con l’intesa raggiunta si sono superate le forti contrapposizioni emerse nel corso della trattativa e il conseguente conflitto, riaffermando un sistema di rilancio per un’azione di prospettiva basata su un sistema regolato di portualità.
Inoltre l’accordo riconfermando il contratto quale riferimento per una portualità ancora più qualificata costituisce una sensibilizzazione nei confronti del Governo e il Parlamento che stanno portando avanti l’iter di riforma della legislazione portuale che deve meglio tutelare il lavoro attraverso regole che precisino il ruolo delle imprese, qualificando maggiormente le Autorità Portuali, riconoscendo anche ai dipendenti di queste il diritto alla piena applicazione del contratto.