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Roma 8 settembre - “E’ sospeso lo sciopero nazionale del settore marittimo di lunedì 15 settembre”. A riferirlo la Filt Cgil spiegando che “le parti sociali e datoriali hanno convenuto la ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da quattro anni, al fine di raggiungere rapidamente ad un accordo”.
Secondo la Filt “la proclamazione dello sciopero per gli impatti sul settore della crisi del sistema economico del paese, per il ritardo, ormai di anni, nel rinnovo del ccnl, per una trattativa che non sembra giungere a soluzione e per alcune richieste delle controparti non accettabili dal sindacato, ha raggiunto un primo importante risultato. Il punto di svolta è stato quindi non solo la ripresa della trattativa, ma soprattutto l’affermazione di principio e di merito che tutti i soggetti al tavolo hanno la volontà e l’obiettivo di rinnovare i contratti del settore armatoriale”.
“È ovvio e evidente - sottolinea la Federazione dei Trasporti della Cgil - che non si sono ancora realizzate le condizioni per una valutazione di merito sulle molte questioni aperte ed è possibile che, di fronte a nuove rigidità datoriali, si debba un’altra volta ricorrere alla mobilitazione del settore, ma la ripresa del confronto segna - conclude la Filt - un punto positivo soprattutto se rapportato alla rottura delle trattative dello scorso luglio”.

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Roma 28 agosto - “Sciopero nazionale di tutto il comparto marittimo lunedì 15 settembre”. A riferirlo la Filt Cgil spiegando che “tra i motivi del dissenso ci sono il rinnovo del Ccnl di settore che manca da oltre 4 anni e le mancate risposte da parte dell’armamento al fenomeno della disoccupazione marittima”.
“La rottura unilaterale - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - del tavolo di negoziato da parte delle associazioni di rappresentanza datoriale per il rinnovo del Ccnl, avvenuta lo scorso 2 luglio, ha pesantemente lacerato i rapporti industriali e, a causa del persistente atteggiamento di chiusura da parte delle medesime associazioni, ha creato le condizioni per l’avvio di una perdurante stagione di conflitti di cui non si può prevederne la durata”.
“Nella giornata del 15 settembre nel rispetto della regolamentazione del diritto di sciopero - informa infine la Filt - le navi traghetto e da carico, presenti nei porti nazionali subiranno un ritardo di 24 ore alla partenza e tutti i lavoratori, amministrativi, operai, impiegati delle biglietterie e rimorchiatori portuali si asterranno dal lavoro per 8 ore”.

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Roma 10 aprile - “L’azienda ha ribadito fortemente che nessun marittimo rischia il posto di lavoro”. E’ quanto precisano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, in merito alla situazione occupazionale di Tirrenia spiegando che “oggetto dell’incontro sindacale di ieri, in conformità a quanto previsto dall’accordo del 6 febbraio scorso, è stata la determinazione dei criteri da seguire per le promozioni del personale navigante della Tirrenia Cin che saranno effettuate nelle qualifiche dove oggi ci sono gravi carenze”.
Secondo quanto riferiscono le tre organizzazioni sindacali “in alcune qualifiche iniziali l’organico è già completo, quindi va identificato con l’azienda un percorso di crescita delle persone non strettamente legato allorganico”.
“In termini generali - riferiscono Filt, Fit e Uilt - non sono emersi esuberi nell’organico del personale navigante dell’azienda, neppure nelle qualifiche iniziali, se non ai fini delle previste promozioni alle superiori qualifiche. E’ inoltre nostro grande interesse - sostengono infine le tre sigle sindacali - la definizione urgente di un percorso per gli allievi che possa venire incontro sia alle aspettative di giovani marittimi che alle necessità future di Tirrenia”.

Roma 9 aprile - I sindacati esprimono “forte preoccupazione” per gli esuberi in Tirrenia. Lo affermano le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti al termine dell’incontro che si è tenuto oggi presso la sede di Fedarlinea tra Tirrenia Cin e Sindacati, facendo seguito a quanto previsto dall'accordo del 6 febbraio scorso, sull’organico aziendale, le promozioni e l'eventuale immissione di personale marittimo in continuità di rapporto di lavoro (c.r.l.) e turno.particolate (t.p.) nelle quote previste dal ccnl. “L’azienda - spiegano i sindacati - ci ha fornito i dati sull’attuale organico e ci ha informato circa le carenze e gli esuberi attualmente presenti. Da parte nostra abbiamo espresso a Tirrenia forte preoccupazione per l’elevato esubero nelle qualifiche più basse”. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di affrontare “un altro annoso problema dalla vecchia gestione Tirrenia in Amministrazione straordinaria che è quello dei cosiddetti vincitori di causa”. “Abbiamo anche fatto presente all’azienda - proseguono - la necessità di firmare al più presto un accordo per l'impiego degli allievi ufficiali, commissari, elettricisti, frigoristi e così via”. Le parti si sono date appuntamento al 29 aprile per riprendere la discussione sulle promozioni all'interno del personale navigante di Tirrenia Cin.

Roma 12 maggio - “Un incontro per affrontare il problema del rilancio dell’occupazione marittima che avrà luogo il 18 giugno presso la sede nazionale di Confitarma”. Lo hanno chiesto ed ottenuto Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti dal Presidente di Confitarma Emanuele Grimaldi in occasione, presso la sede nazionale dell’associazione datoriale, dell’incontro programmato tra la stessa Confitarma e le organizzazioni sindacali di categoria per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto marittimo.

Roma, 24 marzo - È stato firmato oggi a Roma da Confitarma, Fedarlinea e Federimorchiatori come parti datoriali e Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti come parti sociali l’accordo che sancisce la nascita del Fondo di solidarietà dei lavoratori marittimi e amministrativi, denominato Solimare, così come previsto dalla legge Fornero. Ne danno notizia le Segreterie nazionali di Filt, Fit e Uilt.
“Il risultato è altamente soddisfacente anche perché sono stati inclusi quali beneficiari del fondo persino i marittimi del turno particolare - dichiarano le Segreterie - L’accordo è di per sé storico perché i lavoratori marittimi non hanno mai avuto una forma di sostegno al reddito tipo cassa integrazione o simili e fino a ieri le crisi del settore erano sinonimo di licenziamenti di massa”.