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Tensione durante il lavoro, riduzione dell’energia, riduzione della motivazione, irritabilità, disturbi del sonno, fatica profonda, ansia. Stress lavoro-correlato. Questi sono tutti disturbi diffusi sempre di più nel mondo del lavoro, anche per le pressioni che lavoratori e lavoratrici subiscono nell’ambito del modello di sviluppo in cui ci troviamo, orientato solo all’aumento dei profitti e della produttività. Ma questi disturbi faticano ad emergere, ad essere legittimati come importanti, anzi sono sistematicamente sottovalutati, sia dalle aziende che dai lavoratori. Ma così non possono essere affrontati correttamente.
Anche se entrano in gioco fattori individuali, è importante riconoscere che lo stress ha una componente molto forte di derivazione collettiva e sociale legata al lavoro: questioni come gli eccessivi ritmi e carichi di lavoro o la pressione per una maggiore produttività, sono le prime determinanti, oltre che di disturbi fisici, anche di stress lavoro-correlato e disturbi psico-sociali. Quindi risulta prioritario che vengano riconosciuti nella valutazione dei rischi di salute e sicurezza (molto spesso ancora arretrata su questi temi!) gli indicatori oggettivi di stress: il clima organizzativo, i fattori ambientali, il livello di autonomia nella scelta dei modi e dei tempi di lavoro ed elementi dell’intensità lavorativa (come il sostegno da parte di colleghi e superiori, la carenza di personale o di strumenti di lavoro, eccessive responsabilità, scadenze e ritmi di lavoro). Questi fattori possono anche più facilmente essere affrontati dalle aziende e come sindacato, attraverso gli strumenti classici tra i quali la contrattazione, partendo dalle condizioni e dall’organizzazione del lavoro.

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Cosa puoi fare?

  1. Riconosci lo stress! Senti di avere concentrazione ridotta, irritabilità, ansia, voglia di isolarti e diffidenza: questi sono solo alcuni dei sintomi che può dare lo stress lavoro-correlato. E’ importante riconoscerli, ma anche capire che c’è bisogno di una valutazione medica affinché possano essere correttamente diagnosticati. Rivolgiti alla sede Inca più vicina: personale medico qualificato potrà aiutarti ad individuare il problema, per il bene della tua salute mentale e di quella dei tuoi colleghi!
  2. Non sottovalutare lo stress! I rischi psico-sociali sono importanti come quelli fisici! Se ti senti stressato per le tue condizioni di lavoro, facci caso e fallo presente! Rischieresti di andare in burn-out nel giro di qualche mese.
  3. Pretendi che lo stress lavoro-correlato sia correttamente valutato nel DVR (documento di valutazione dei rischi) e che gli aspetti di organizzazione e condizioni di lavoro che lo causano siano ridotti o eliminati!
  4. Lo stress viene valutato in diverse fasi (approfondisci qui). E’ importante che il questionario rivolto a lavoratori e lavoratrici sia anonimo e che sia stato fatto recentemente: verificalo con il tuo RLS e, se non è così, chiedete che venga fatto!