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COMMISSIONE EUROPEA

Ok Commissione Ue a Ferrobonus e Marebonus
19 dicembre 2016 – La Commissione europea ha approvato due regimi di sostegno pubblico italiani, destinati a incoraggiare la transizione del trasporto merci dalla strada alle ferrovie e al mare. Le misure, scrive la Commissione, “contribuiranno ulteriormente agli obiettivi dell’Ue in materia di ambiente e trasporti, mantenendo nel contempo la concorrenza nel mercato unico”.
La prima misura Ferrobonus (http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52008XC0722(04)&from=EN) è un regime di sostegno del trasporto ferroviario, con una dotazione di 255 milioni di euro, per favorire la transizione del traffico merci dalla strada alle ferrovie in Italia concedendo sovvenzioni agli operatori del trasporto ferroviario. “Il sostegno ad una modalità di trasporto meno inquinante rispetto al trasporto su strada avrà un impatto positivo sull’ambiente. La riduzione della congestione stradale porterà inoltre benefici in termini di mobilità” e per questo è stata approvata, anche considerando che è aperta a tutti gli operatori ferroviari.
La seconda misura, Marebonus (http://europa.eu/rapid/press-release_IP-03-1484_it.htm?locale=en), ha una dotazione di 138 milioni di euro ed ha lo scopo di incoraggiare il trasporto merci via mare anziché su strada. Questa misura dovrebbe, inoltre, condurre a una diminuzione del traffico sulle strade e ridurre, di conseguenza, l’inquinamento e la congestione dei trasporti. La normativa sugli aiuti di Stato ai trasporti marittimi consente agli Stati membri di sostenere questi obiettivi a determinate condizioni. Il regime concederà aiuti ai trasportatori marittimi per l’avvio di nuovi servizi marittimi o per migliorare quelli esistenti. In linea con gli orientamenti, il sostegno pubblico si limita a finanziare alcuni dei costi supplementari della transizione a modi di trasporto più rispettosi dell’ambiente.

Pilastro Europeo dei Diritti Sociali: petizione e contributo CGIL
19 dicembre 2016 – La volontà di approvare un Pilastro Europeo dei Diritti Sociali (PEDS) è stata annunciata dal Presidente della Commissione Europea Juncker nel suo discorso sullo stato dell’UE al Parlamento UE il 9 settembre 2015. Successivamente la Commissione europea ha lanciato un ampio processo di consultazione pubblica a riguardo che si concluderà il 31 dicembre 2016. La Cgil invita a partecipare alla consultazione tramite la compilazione del form online sul sito www.socialrightsfirst.ue. Inoltre ha elaborato un proprio contributo che è stato ampiamente diffuso presso le istanze europee sindacali e istituzionale. Obiettivo del pilastro è esprimere alcuni principi essenziali per conseguire mercati del lavoro e sistemi di protezione sociale funzionanti ed equi. L’intenzione è quella di svilupparlo nella zona euro, permettendo agli altri stati membri di aderirvi su base volontaria. Il Pilastro dovrà sviluppare e integrare l’acquis sociale esistente e diventare un quadro di riferimento per valutare le performance occupazionali e sociali degli stati aderenti.